Abbazia San Pietro in Valle

Perugia

a 80 km dall’Hotel di Charme Abbazia di San Pietro in Valle

Perugia, il capoluogo della regione Umbria, il cuore verde d’Italia, è una città ricchissima di storia ed arte.

I primi villaggi etruschi vennero edificati oltre mille anni prima di Cristo nella zona di Perugia, che col tempo divenne una delle dodici città principali dell’Etruria. Con la celebre battaglia delle nazioni, a Sentino, presso l’attuale Sassoferrato, Roma sconfisse una ampia coalizione formata da Etruschi, Galli Senoni e Sanniti e costituì il suo dominio sull’Italia centrale, Perugia assunse quindi il nome di Perusia, poi Augusta Perusia in onore del primo imperatore romano. Durante l’alto medioevo fu teatro di sfida fra le truppe dei Goti e dei Bizantini, venne conquistata dal generale bizantino Belisario e poi assediata e conquistata dal re goto Totila, che uccise il vescovo Ercolano, tutt’ora ricordato nella città, poi fu contesa fra i bizantini di Ravenna ed i longobardi del ducato di Spoleto fino a terminare, con l’invasione di Carlo Magno, sotto l’influenza papale.

Divenuta uno dei più importanti comuni dell’Umbria, retta da un consiglio di Priori, quando il ducato di Spoleto passò definitivamente fra i possessi papali Perugia poté estendere la sua influenza su altre città come Assisi e Foligno. Sotto il dominio del celebre capitano di ventura Braccio da Montone Perugia aumentò la sua potenza e, con la morte del celebre condottiero, finalmente passò sotto la signoria della famiglia Baglioni, sempre sotto il governo papale. Fu allora che avvennero due celebri eventi, le nozze rosse, in cui Grifonetto Baglioni trucidò quasi tutta la sua famiglia, da cui era stato esautorato, alle nozze del cugino Astorre. In seguito un altro cugino, Giampaolo, scampato alla strage, uccise Grifonetto con un colpo di balestra. La madre di Grifonetto, Atalanta Baglioni, per sancire il fatto che era stanca di sangue e morte, per pacificare la famiglia commissionò al giovane pittore Raffaello Sanzio la celeberrima pala raffigurante la deposizione di Cristo, e la guerra del sale, contro una tassa imposta dal papato, ed in seguito alla sconfitta, che sancì la fine del dominio dei Baglioni sulla città, tutt’ora in Umbria si produce pane senza sale. Da allora Perugia visse anni di stagnazione, fino all’unità d’Italia, dopo di che conobbe un nuovo periodo di espansione e crescita economica.

Moltissimi sono i monumenti meritevoli di una visita, primo fra tutti il celebre Corso Vannucci, ampia strada che congiunge piazza Italia, dove si trova il neoclassico palazzo Cesaroni, sede della regione Umbria, e la Rocca Paolina, celebre forte simbolo del dominio papale, costruito sui resti dei possedimenti dei Baglioni dopo la guerra del sale, con il Duomo, costeggiando il celebre medioevale palazzo dei Priori ed il più famoso monumento di Perugia, la fontana maggiore, opera di Nicola e Giovanni Pisano. Numerose le chiese di pregio, ad esempio la preromanica chiesa di San Pietro, il complesso templare di San Bevignate, le gotiche chiese di San Domenico, Sant’Ercolano e San Pietro, la cappella di San Severo con un celebre affresco di Raffaello. Vi sono anche opere di pregio etrusche, come il pozzo etrusco o l’ipogeo dei volumni e romane, come l’arco etrusco. Sono ancora integri tratti dell’antica cinta muraria con numerose porte, e vi sono notevoli esempi di arte pittorica, oltre alle già citate opere di Raffaello, per esempio nel palazzo dei Priori si trova il collegio del cambio, affrescato dal Perugino con l’aiuto del giovane allievo Raffaello, e la sala del consiglio comunale, con un affresco del Pinturicchio, il terzo piano è adibito a sede della galleria nazionale dell’Umbria, in cui sono conservate numerose opere di insigni artisti, fra i quali Arnolfo di Cambio, Duccio di Boninsegna, Gentile da Fabriano, Beato Angelico, Benozzo Gozzoli, Piero della Francesca, Verrocchio, Mantegna, Luca Signorelli, Pinturicchio, Vasari, Bernini, Piranesi e Pietro da Cortona.

Da non dimenticare l’enogastronomia, infatti Perugia è circondata da zone in cui si producono ottimi vini, come Montefalco, Torgiano e l’alta valle del Tevere, ed è celebre per l’arte della pasticceria, soprattutto per la lavorazione del cioccolato, simboleggiata soprattutto dai celeberrimi Baci Perugina. Da provare le tradizionali torte al testo, focacce ripiene, oltre alla porchetta di maiale, prodotta in numerosi paesi nelle vicinanze.

Perugia è famosa anche per i suoi eventi, come Umbria Jazz, rassegna musicale fra le più importanti del genere, o Eurochocolate, il paradiso dei golosi.

Abbazia San Pietro in Valle